RUOLO DEL PREPARATORE DURANTE L'ALLENAMENTO

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amicoditrevor
view post Posted on 15/9/2009, 16:49




ciao a tutti.
vi chiedo quale secondo voi sia il ruolo di un preparatore durante l'allenamento tecnico.
 
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ANDREA EXP
view post Posted on 16/9/2009, 08:55




Ciao, io credo che il nostro ruolo, nella parte tecnica entri in gioco solo per quanto riguarda il lavoro di condizionamento specifico delle abilità del giocatore.
La parte tattico-tecnica non è di nostra competenza, anche se è importante pianificare insieme agli allenatori la preparazione fisica.
 
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pulixi
view post Posted on 16/9/2009, 10:41




cercare di adattare con varie esercitazioni il piano di gioco impostato dall'allenatore.
 
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amicoditrevor
view post Posted on 16/9/2009, 11:19




io credo che la nostra importanza nell'allenamento tecnio sia dettare i tempi delle esercitazioni.
nel senso che bisognerebbe delineare con il tecnico l'intensità che si vuol dare all'allenamento e da qui
coordinare i tempi di lavoro e i tempi di recupero.
cosa ne pensate?
 
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OronzoCana82
view post Posted on 16/9/2009, 11:55




Io nn aggiungo altro,sono d'accordo con le cose dette da tutti e 3 e credo che siano queste le cose che un preparatore dovrebbe fare.Sul fatto di dettare i tempi dell'esercitazione sono d'accordo,ma occhio a non invadere troppo il campo dell'allenatore,non si sa mai come potrebbe prenderla,si rischia poi di essere fraintesi..Bell'argomento pero' questo del nostro ruolo!
 
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ANDREA EXP
view post Posted on 17/9/2009, 09:26




si infatti i tempi degli esercizi va bene però a mio avviso può essere una interferenza, anche perchè molte volte ci sono delle pause per spiegazioni o correzioni.
 
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OronzoCana82
view post Posted on 17/9/2009, 13:06




Giusto,anzi spesso ci sono pause per spiegazioni o correzioni!
 
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coachandrea12
view post Posted on 15/10/2009, 15:49




Faccio il preparatore ma sono anche allenatore (U.18 elite zonale). Col mio collega, prima si discute la programmazione e i metodi (che peraltro possono variare a seconda delle "risposte" dei giocatori), poi sono io che definisco sia la tempistica, che i ritmi che i recuperi. Inutile dire che i ritmi devono essere o quelli di gara o superiori ma i recuperi, per me, sono l'aspetto più delicato (e talvolta variano anche per ruolo, non sempre). Sulle spiegazioni: noi abbiamo ridotto drasticamente i tempi morti: breefing di 5 minuti iniziale, poi tutti i lavori hanno una fase istruente, lenta e continua fino a che si capisce, poi si lavora a ritmo gara. La correzione generalmente non la inseriamo perchè preferiamo (siamo d'accordo insieme) che siano i giocatori a trovare i correttivi. Anche così aumenta l'attenzione e si abituano a tenere alto il ritmo. Diciamo che la correzione avviene solo quando rispondono in modo inefficace, nonostante le variazioni e le induzioni nostre. Abbiamo cronometrato che per 1:30 di allenamento, tra tempi morti, pause e spiegazioni si lavora per oltre 1:20'. Attualmente stiamo lavorando sulla costruzione della squadra (solidarietà, comprensione degli errori dei compagni, collaborazione, sostegno e aiuti reciproci) e per 1:45 di lavoro durissimo, il tempo reale supera abbondantemente 1:35' a ritmi veramente border line. Non conosco i valori di soglia dei miei giovani e non sono mai riuscito a fare dei prelievi di lattato però posso dire, per esperienza, che certi risultati li vedi solo dopo mesi di training. Stiamo cercando di trasformare dei giocatori in atleti e nel nostro mondo è ancora molto difficile
 
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OronzoCana82
view post Posted on 16/10/2009, 09:43




D'accordo con tutto,devi avere pero anche atleti predisposti per fare questo tipo di lavoro,sopratutto nei giovani è dura tenere la concentraz e l'intensità alta cosi a lungo...Dipende cmq anche dalla struttura societaria dietro,dalla serietà della società,dalla mentalità della società.
 
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coachandrea12
view post Posted on 17/10/2009, 12:54




Vero! Però a Rovato, io e Sacrato, con la nostra 18, lavoriamo così................ Comunque l'obiettivo prioritario non è solo quello di fare bene nel girone elite zonale ma, soprattutto, di creare i presupposti per l'alto livello e fornire le competenze adeguate per divertirsi in A.
Buon rugby
 
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Marzo84
view post Posted on 3/11/2009, 15:22




Io alleno i 3/4 della 14 di rovato e faccio da preparatore. Io inizio ogni allenamento gestendo il riscaldamento che diventa pure un lavoro sulle cap. condizionali: 3 allenam la settimana con 20-25 min ogni volta di riscaldam-preparaz. condizion; agosto-coordinazione, settembre-rapidità, ottobre-forza (sempre curando l'aumento progressivo dell'intensità ad ogni riscaldam e lavorando in parallelo con la resistenza). Nello specifico ogni allenamento cerco di preparare la squadra x il tipo e gli obbiettivi della fase tecnico-istruente in coordinazione con gli altri 2 allenatori!
 
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OronzoCana82
view post Posted on 3/11/2009, 15:26




rapidità prima della forza?
 
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Marzo84
view post Posted on 3/11/2009, 15:38




E' vero che si dovrebbe fare il contrario ma vedo che molti ragazzi sono scoordinati e un lavoro di forza precedente potrebbe renderli ancora più "impacciati" e "legati". Quindi anche per le necessità dettate dal'U14 (campo immenso) e dalla società (intensità e velocità del gioco) ho preferito allenare e migliorare il livello medio di rapidità e poi lavorare sulla forza (esercizio + "compensazione" con skip, scatti bevi, ecc). Ripeto cmq che sto parlando di rinforzo muscolare e non di potenziamento e di tutto a corpo libero o a coppie.
 
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coachandrea12
view post Posted on 6/11/2009, 13:38




Io credo che il tutto dipenda da: con chi devi lavorare. Per esempio non è possibile pensare che un giocatore di 13 anni sia un giocatore più piccolo di un diciassettenne; ci sono altre esigenze e un'altra gestione complessiva, ma anche interessi e spirito. Il dato di fatto più sconfortante è che le nuove generazioni, anche a livello di schemi motori di base e di motricità naturale sono molto carenti. In altri interventi li ho già definiti la prima ondata (dall'attuale U.18 in giù) di figli della play station. Bisognerà rivedere le programmazioni e i metodi (in generale)
 
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uragano69
view post Posted on 6/11/2009, 17:23




scusate,se mi intrometto, sono stato giocatore del rugby noceo,adesso vivo in bresile,ormai da 5 anni,mi hanno chiesto di occuparmi della scuadra sia maschile sa femminile,visti i miei 10 anni di esperienza da giocatore,ma non ho nessuna esperienza di allenamenti specifici ovvero mi ricordo gli allenamenti che facevo, ma saper sceliere come quando e perche' usare uno o l'altro,non vorrei deluderli,sono una scuadra con molto cuore,che vive in un paese dove non sanno cosa sia il rugby.se qualcuno volesse aiutarmi publico anche la mia meil [email protected] grazie
 
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19 replies since 15/9/2009, 16:49   969 views
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