cambio di passo

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rivel
view post Posted on 15/9/2009, 15:51




vedo che questa sezione dal titolo interessante è vuota!
chiedo io allora, che es in palestra o in campo sono opportuni per migliorare l'accelerazione improvvisa? non dico da fermo, ma per passare da una corsa lenta a una quasi massimale nel tempo minore possibile
 
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pulixi
view post Posted on 16/9/2009, 10:21




Intanto la velocita massimale si raggiunge dopo 40-50 metri,dopo di che la velocità cala.
Sono validitutti gli esercizi di coordinazione e rapidità,le esercitazioni con o senza pesi di esplosività (1/2 squat jump step jump 1/2 squat con doppio molleggio jump,balzi,corsa balzata,gradoni ect)ovvero tutte le esercitazioni dove nel minor tempo possibile esprimi la maggior forza possibile.
Tieni conto che esiste un rapporto tra forza e velocita ovvero con l'aumentare di una diminuisce l'altra.
I tempi di applicazione della forza sono rapidissimi ( 0,800 secondi per la massima a 0,140-150 secondi per quella esplosiva -elastica)
 
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OronzoCana82
view post Posted on 16/9/2009, 12:14




Pulixi l'ha messo solo come dato statistico e esplicativo,occhio pero' che scatti sui 40-50 metri non so quanto potranno essere utili nel rugby,nel senso,raramente un giocatore fa scatti cosi lunghi durante una partita,quindi allenati su distanze piu' brevi(max 20 metri)
 
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rivel
view post Posted on 16/9/2009, 19:10




quello che intendo io è come diminuire il tempo tra vel bassa/media e vel max.. due tre miei compagni sono sensibilmente meno veloci(circa 10-15m sui 100) però nei primi 4-5m mi bruciano, soprattutto se non si parte da fermo ma da una corsetta
 
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OronzoCana82
view post Posted on 16/9/2009, 19:40




CITAZIONE (rivel @ 16/9/2009, 20:10)
quello che intendo io è come diminuire il tempo tra vel bassa/media e vel max.. due tre miei compagni sono sensibilmente meno veloci(circa 10-15m sui 100) però nei primi 4-5m mi bruciano, soprattutto se non si parte da fermo ma da una corsetta

Quindi te in pratica parli di come migliorare l'accelerazione?
 
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pulixi
view post Posted on 17/9/2009, 10:18




CITAZIONE (OronzoCana82 @ 16/9/2009, 20:40)
CITAZIONE (rivel @ 16/9/2009, 20:10)
quello che intendo io è come diminuire il tempo tra vel bassa/media e vel max.. due tre miei compagni sono sensibilmente meno veloci(circa 10-15m sui 100) però nei primi 4-5m mi bruciano, soprattutto se non si parte da fermo ma da una corsetta

Quindi te in pratica parli di come migliorare l'accelerazione?

secondo me devi migliorare la rapidità p. esempio 5"(secondi) di skipp molto rapido,saltelli tra ostacoli posti ad una distanza di 80 cm tra loro e alti 40-50 cm,se la conosci la corsa balzata su 30-40 metri e poi curare la tecnica di corsa :rolleyes:
 
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coachandrea12
view post Posted on 4/1/2010, 10:43




Concordo su tutto, ma ricorda che la capacità di reclutare e utilizzare nel tempo più brve il maggior numero di fibre muscolare è un fatto esclusivamente nervoso, legato a fenomeni squisitamente neuro muscolari e chimici. L'esplosività e la capacità di reagire (agli stimoli) si può certamente allenare (anche mentalmente) ma se non hai fibre pallide, quelle, non te le procura nessuno ( e comunque sono poco allenabili in proporzione a quelle rosse).
Allenati alla esplosività su distanze brevissime (5 metri/8 metri) che peraltro sono quelle distanze che vengono utilizzate di più e diversificando gli stimoli di starting. Poi ricorda: la coordinazione non è un fatto secondario. Devi farti seguire da un buon preparatore fisico; non puoi farlo per posta. Puoi anche provare con chi fa l'atletica leggera, lanciatori compresi.
Buona fortuna, buon rugby e buon anno
 
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OronzoCana82
view post Posted on 11/1/2010, 09:45




Concordo,certo è che se hai 30 anni e corri male, lavorare sulla tecnica di corsa e sopratutto acquisire il movimento per usarlo in maniera piu naturale possibile in partita,non è facile..
 
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coachandrea12
view post Posted on 19/1/2010, 17:10




Chi può e riesce, provi a contattare Speed, che è un fenomeno di preparatore (anche di atleta/velocista) e può certamente indicare il meglio in senso assoluto.
 
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pulixi
view post Posted on 3/2/2010, 22:04




CITAZIONE (coachandrea12 @ 4/1/2010, 10:43)
Concordo su tutto, ma ricorda che la capacità di reclutare e utilizzare nel tempo più brve il maggior numero di fibre muscolare è un fatto esclusivamente nervoso, legato a fenomeni squisitamente neuro muscolari e chimici. L'esplosività e la capacità di reagire (agli stimoli) si può certamente allenare (anche mentalmente) ma se non hai fibre pallide, quelle, non te le procura nessuno ( e comunque sono poco allenabili in proporzione a quelle rosse).
Allenati alla esplosività su distanze brevissime (5 metri/8 metri) che peraltro sono quelle distanze che vengono utilizzate di più e diversificando gli stimoli di starting. Poi ricorda: la coordinazione non è un fatto secondario. Devi farti seguire da un buon preparatore fisico; non puoi farlo per posta. Puoi anche provare con chi fa l'atletica leggera, lanciatori compresi.
Buona fortuna, buon rugby e buon anno

concordo sul fattore nervoso ect,ect...... l ma se non hai fibre pallide, quelle, non te le procura nessuno ( e comunque sono poco allenabili in proporzione a quelle rosse). Intanto quelle che alleni (in questo caso) sono quelle bianche e NON ROSSE,quelle pallide sono quelle intermedie che se vengono allenate a bassa intensità e quindi con volumi elevati di bassa intensità,si comportano come le fibbre rosse se invece,le alleni con la velocità o l'esplosività esse si comportano come le bianche.
Sono altamente allenabili,e modificabile NON in modo permanente ma modificabili.
L'esplosività non è l'accelerazione (5 o 10 metri)l'esplosività è quel gradiente di forza che da posizione immobile (velocita =0) ti porta a velocità 10000000 nel minor tempo possibile (decimi di secondo)
 
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OronzoCana82
view post Posted on 4/2/2010, 11:27




Lancio una provocazione: "Se diciamo che l'esplosività è l'inizio di una buona accelerazione(riferito naturalmente solo alle ripartenze,ad esempio da fermo con palla in mano dopo una ruck)?"
 
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pulixi
view post Posted on 4/2/2010, 19:50




ok (forza esplosiva-riflessa)
 
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coachandrea12
view post Posted on 31/3/2010, 08:26




Per Pulixi:
Le fibre dette "pallide"sono in grado di accorciarsi a una velocità più elevata e sanno altresì estrinsecare maggiore forza;
altre definite "rosse" sono invece dotate di minore velocità e minore forza, ma hanno una più alta resistenza.
L'allenamento appropriato riesce a trasformare in parte le caratteristiche delle fibre muscolari; è più facile però che una fibra "pallida" acquisti una maggiore resistenza e diventi più simile a una fibra "rossa", piuttosto che si verifichi la trasformazione in senso inverso.
Fibre "rosse"
Le fibre "rosse" sono chiamate anche "di tipo I", o "lente", o "STF".
Esse sono ricche di mioglobina, una sostanza che è appunto di colore rosso e che, all'interno della fibra, trasporta l'ossigeno fino ai corpuscoli nei quali viene utilizzato: i mitocondri
Fibre "pallide"
Le fibre pallide sono dette anche "di tipo II", o "veloci", o "bianche", o "FTF".
Esse sanno accorciarsi rapidamente e sanno estrinsecare valori elevati di tensione alle estremità; contengono poca emoglobina e pochi mitocondri.
Fra le fibre pallide, comunque, si possono distinguere alcuni sottotipi, i principali dei quali sono questi due:
• il sottotipo "glicolitico" che è più specializzato nel ricorso a quel meccanismo ("anaerobico lattacido") nel quale si forma acido lattico;
• il sottotipo "ossidativo" che, in un certo senso, somiglia un po' alle fibre rosse, ossia ha una discreta capacità di utilizzare l'ossigeno.

Ora, questa non è certamente la sede per dissertazioni accademiche, che Pulixi ha già certamente espresso a Scienze Motorie piuttosto che ISEF.
In più: le mie 4 righe erano più una proposta operativa e un ambito di lavoro piuttosto che altro. Magari, prima, cerca di capire; poi, puoi confutare tutto, compresa la fisiologia umana. Vuol dire che il prossimo Nobel te lo prendi tu e Margaria lo gettiamo al fuoco.
 
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coachandrea12
view post Posted on 31/3/2010, 09:31




Ritorno sul concetto principale, quello del "cambio di passo".
Se il portatore della palla (che ipoteticamente stiamo veloce, per me con valori sotto gli 11" sui 100) ha una fote accelerazione sia sul pallone (dopo la presa di profondità) e sull'attacco alla linea, diventa molto difficile difendere e la "rottura" del placcaggio, soprattutto in prima fase, avviene relativamente con facilità (questa cvosa la fanno molto bene i 3/4 veloci delle squadre francesi e ancor più gli anglosassoni). In questo caso conta la velocità pura, anche protratta, a seconda della partenza del portatore. Insomma, anche nel rugby, e ancor più nel rugby moderno, è facile vedere corse non-interrotte anche per più di 50-60 metri. Il cambio di passo non serve più; servono coordinazione per permettere progressioni e allunghi vincenti (anche perchè di sostegni se ne parla molto poco)
 
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32 replies since 15/9/2009, 15:51   1186 views
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